Gli artigli e le ventose costituiscono dei sistemi di ancoraggio e di equilibrio in seno delle fibre tessili. Gli allergeni naturali di questo gruppo sono in parte degradati e presenti a deboli concentrazioni: meno di 1 microgrammo/ml. Gli acari sono sprovvisti di un vero cervello, ma comunque ricevono numerose informazioni grazie alle setole o ai peli sensoriali. I loro apporti idrici sono ottenuti attraverso 4 meccanismi: l’ingestione di cibo, il metabolismo di ossidazione di carboidrati e di lipidi, l’assorbimento passivo dell’acqua attraverso la cuticola e l’intervento di sostanze igroscopiche provenienti dalle regioni peri-articolari. Si tratta di allergeni del corpo degli acari che possono disgregarsi in diversi frammenti. Infine Der p1 è ugualmente capace di clivare il CD40, inducendo una diminuzione della produzione di IL-12 dalle cellule dendritiche. La sintomatologia dell’allergia ai pollini e agli acari è più che nota. Sono pure chiamati fanerofagi (=mangiatori di cute e annessi) per le loro abitudini alimentari. L’allergia all’acaro della polvere predispone allo sviluppo di allergie alimentari? Ha un peso molecolare elevato (92 kDa). Negli adulti e negli stati linfali, salvo rare eccezioni, gli acari hanno quattro paia di zampe articolari suddivise in sei segmenti primari, partendo dal più prossimale: coxa, trocantere, femore, genu o patella, tarso e pre-tarso, quest’ultimo munito di setole, di artigli o ventose. E AGLI ACARI DELLE DERRATE ALIMENTARI O ACARI DI STOCCAGGIO. L’allergia alla polvere (o meglio, come vedremo, agli acari della povere) è tra le più diffuse in assoluto.Le persone, bambini e adulti, sensibilizzate a questi piccoli e fastidiosi “animaletti” che cibandosi di pelle morta vivono nelle nostre case sono davvero tante. Numerosi studi hanno avuto come oggetto l’eventuale ruolo degli allergeni del gruppo 1 nella allergenicità degli acari. Per dati sulla prevalenza, v. indicazioni delle … Il 90% degli allergeni del gruppo 1 provengono dalle pallottoline fecali. INTRODUZIONE. In seguito le osservazioni si sono moltiplicate principalmente nelle regioni fredde, principalmente in Scandinavia: in queste regioni il bestiame resta confinato in ambienti relativamente caldi ed angusti, in stabili dove vi sono immagazzinati foraggi e grani, e dove il contatto con gli agricoltori sono stretti e ripetuti. Allergia a pollini e acari: anche gli alimenti possono provocare dei sintomi. Tra Eur m 1 e Der p 1 l’omologia è dell’ordine del 80%. Der p 2 e Der f 2 hanno solo il 12% di differenza nella loro sequenza aminoacidica; non sono glicosilati. Si pone allora la domanda di sapere se la sensibilizzazione è dovuta a degli allergeni propri a ciascuna specie o a degli allergeni cross-reagenti. Come per il Der p 1 è stato proposto che l’attività proteolitica possa avere un qualche effetto sulla allergenicità. sulla polvere di casa, mentre gli insetti producono acido urico. Oltre ai molti pori che si aprono sulla cuticola, gli acari possiedono sistemi escretori complessi tra cui ghiandole coxali, opistosomali o latero addominali, tubi del Malpighi. Le particelle di cibo vengono spinte dai movimenti dei cheliceri nella cavità buccale in cui sboccano i condotti delle ghiandole salivari che liberano secreti ricchi di enzimi per la fluidificazione e la predigestione delle particelle. Quest’ultimo sbocca all’esterno tramite l’ano, situato nella parte ventrale e posteriore dell’opistoma. Inizialmente descritto nei magazzini dove questa specie si nutriva di derrate alimentari diverse (grani, cereali, ecc.) A differenza delle allergie stagionali, come per esempio quella alle graminacee, l’allergia agli acari è di tipo perenne, in quanto dura per tutto l’anno, anche se di solito i sintomi tendono a peggiorare in autunno: in questo periodo viene infatti acceso in tutte le case il riscaldamento, creando così un habitat perfetto per la proliferazione di questi organismi. Ciò rende ragione come non vi siano reattività crociate clinicamente significative tra Der p 1, Der f 1 e le papaine vegetali. Quattro famiglie hanno una fondamentale importanza in allergia respiratoria: Pyroglyphidae, Glyphagidae, Acaridae ed Echymyopopidae; un’altra famiglia, Cheyletidae ha un ruolo meno importante. Le ghiandole opistosomali presenti in tutti gli stadi di sviluppo possono produrre. Da questo esoscheletro spuntano numerose setole diffuse su tutto il corpo e le zampe che costituiscono organi di senso chimico (gusto, olfatto), organi di senso meccanico (tattili o capaci di percepire vibrazioni o correnti d’aria), abbondanti specialmente negli acari privi di occhi. Allergeni da interni: comprendono acari della polvere, acari delle derrate alimentari, funghi e pulci. In realtà, l’allergia è dimostrata soltanto nel 2–6 per cento dei casi. La tropomiosina è pure un allergene dell’ordine dei ditteri: mosche e chironomidi, come rLep s 1 del pesciolino d’argento [Lepisma saccharina dell’ordine dei Thysanura], un insetto lucifugo veloce e privo di ali che vive nelle abitazioni umane. L'allergia agli acari non corrisponde esattamente ad un'allergia all'animale in sè, quanto piuttosto alle sue feci ed ai resti organici degli esemplari morti. Gli allergeni maggiori Der p 1 e Der f 1 sono distrutti da una temperatura di 60°C, al contrario degli allergeni del gruppo 2, sono proteine termoresistenti che non si alterano affatto alle temperature di 100°C. Si lega solo nel 10% dei sieri di pazienti allergici a Blomia tropicalis. Gli acari comprendono circa 50.000 specie che vivono nel suolo, nella terra, nelle muffe, nelle piante, negli alberi e relative cortecce, nelle acque stagnanti, nei fondi marini, nei nidi degli uccelli, ecc. Gli insetti delle derrate alimentari sono i principali infestanti dei luoghi in cui si producono, lavorano e commercializzano prodotti alimentari. Campione necessario: 1 ml di siero/plasma. E’ stato messo in evidenza in Gran Bretagna, in Svezia, in Spagna e negli Stati Uniti. Der p 2 ha una omologia di struttura con MD-2 [o Lymphocyte antigen 96] che ugualmente appartiene alla superfamiglia delle proteine che presentano un dominio ML di legame ai lipidi. e agli acari delle derrate alimentari o acari di stoccaggio. Per “derrate alimentari” si intende tutta l’ampia varietà di merci usate per l’alimentazione, sia umana che animale, lo stoccaggio delle quali può avvenire sia nei grandi magazzini, silos, celle frigorifiche, dell’industria alimentare che nella piccola media dispensa delle nostre case. Tre fattori sono importanti per lo sviluppo degli acari: - un fattore necessario, ma variabile a seconda della specie: l’alimentazione. Per la presenza di questo esoscheletro l’accrescimento degli acari può avvenire solo attraverso successive mute, ed inoltre permette agli acari di vivere in ambienti ostili: deserti, acque salate, petrolio. Vari studi hanno dimostrato parallelamente alla sensibilizzazione alla Blomia, una percentuale elevata di pazienti erano sensibilizzati ai Dermatofagoidi. Essi depongono da 3 a 7 uova ogni giorno. Gli allergeni delle diverse specie di acari sono enzimi o proteine che si legano all’actina, agli acidi grassi, al calcio, oppure proteine con funzione ancora sconosciuta. 04/03/2019. Nell’uomo, Der f 18 lega il 54 % delle IgE, una reattività più importante è stata riportata per Der p 18. Negli acari lo gnatosoma è completamente chiuso nella faccia ventrale, si apre invece sul dorso con una doccia mandibolare. Inoltre l'ingestione di questi prodotti era stata abbondante]. Gli acari di stoccaggio, principalmente Glycyphagidae e Acaridae, sono dei grandi distruttori di derrate alimentari. A invitarlo a entrare, in un certo senso, è il sistema immunitario, che reagisce in modo spropositato a certe sostanze note come allergeni.Scopriamola meglio. Si è potuto dimostrare l’azione delle proteasi di Der p 1 attraverso l’estrapolazione delle concentrazioni stimate sovrapponibili alla esposizione giornaliera agli allergeni degli acari. La sintomatologia dell’allergia ai pollini e agli acari è più che nota. Essi proliferano meglio a temperature superiori a 25 gradi e a un tasso di umidità di oltre il 60 per cento. Gli acari della polvere sono invece responsabili di due tipi di disturbi: l’allergia respiratoria e la dermatite. Le seguenti specie presentano alcune caratteristiche in comune. - Glyciphagus domesyticus preferisce gli alimenti ricchi in zuccheri, ma anche i residui alimentari di origine animale o vegetale. Si tratta di un allergene importante per i cani. MANIFESTAZIONI ALLERGICHE ATIPICHE PROVOCATE DAGLI ACARI DI STOCCAGGIO E DALLA BLOMIA TROPICALIS. Gli acari eliminano tra 20 e 40 pallottoline fecali al giorno, ciascuna contenente concentrazioni di Der p 1 che variano da 0,1ng a 10 ng. In alcuni acari lo stadio tra protoninfa e di tritoninfa s’intercala uno stadio eteromorfo detto hypopus. Nell’uomo circa il 70 % delle IgE si legano anche a un ricombinante rDer p15. Eur m 2 ha una identità di sequenza in aminoacidi dell’82% sia per Der p 2 che per Der f 2. I dermatofagoidi possono allora colonizzare delle zone microclimatiche favorevoli, più umide, in particolare alla periferia dei materassi, e a livello delle imbottiture. Gli organi sessuali possono presentare strutture complesse, specialmente nei maschi, nei quali comunque si riscontra sempre la presenza di un organo detto pene, di forma diversa nelle varie specie. Viene isolato in grandi quantità nei locali adibiti alla stagionatura dei prosciutti, ma anche nei caseifici, nei magazzini e negozi di alimentari, nei silos, nella coltivazione di funghi…. Accanto a questi vi sono gli ACARI MINORI o delle derrate alimentari così chiamati perché rappresentano dall’1 al 15% della popolazione acaridica della polvere di casa, prediligono ambienti particolari (silos, magazzini alimentari, granai, fienili) e sono allergeni meno potenti. La denominazione del gruppo 19 corrisponde ad un allergene della Blomia tropicalis, omologo di un peptide antimicrobico mal definito, del peso molecolare di 7 kDa e di una debole allergenicità. La presenza di Dermatophagoides pteronyssinus anche quando vi sono in abbandonza gli acari di stoccaggio o la Blomia tropicalis è quasi costante. La papaina e la caricaina della papaia, l’ananaina e la bromelina dell’ananas, l’actidina del kiwi, hanno delle strutture terziarie molto vicine agli allergeni del gruppo 1. L’inventario comunque degli allergeni degli acari non è ancora terminato. Allergeni da esterni: comprendono i pollini delle graminacee, delle piante infestanti e degli alberi più comuni nella nostra area geografica. Ciascuna di queste si lega alle IgE nel 35-50% di sieri di pazienti allergici agli acari. La sua identità di sequenza aminoacidica è del 38% con la proteasi tripsina-like del Der p 3 e del 40% con la chimotripsina del Der p 6. Gli acari domestici o della polvere di casa (da “house dust mites”) fanno parte del phylum degli ARTHROPODA, che comprendono anche gli insetti. Si lega alle IgE sieriche nel 70%. Una delle cause di prurito e dermatite è l'allergia agli acari. Sensibilizzazioni in ambiente urbano sono state riportate anche in Austria e in Inghilterra. Anche l’asma è una delle possibili conseguenze dall’allergia agli acari. L'allergia agli acari della polvere avviene a stretto contatto con questo insetto. l’opistosoma privo di appendici. MD-2 si lega ai lipopolisaccaridi (LPS) e attiva la via di segnalazione del TLR4 [Toll-Like Receptor 4] legandosi all’ectodominio [= dominio che si estende nello spazio extracellulare] di questo recettore.
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